lunedì 10 settembre 2007

UNA TAZZA DI TE'


Un filosofo si recò un giorno da un maestro zen e gli dichiarò:
"Sono venuto a in formarmi sullo Zen, su quali siano i suoi principi ed i suoi scopi".
"Posso offrirti una tazza di tè?" gli domandò il maestro.
E incominciò a versare il te da una teiera.
Quando la tazza fu colma, il maestro continuò a versare il liquido, che traboccò.
"Ma cosa fai?" sbottò il filosofo. "Non vedi che la tazza è piena?".
"Come questa tazza" disse il maestro "anche la tua mente è troppo piena di opinioni e di congetture perchè le si possa versare dentro qualcos'altro...Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?"


1 commento:

Arianna Comini ha detto...

Il volere del filosofo è quello di cercare ogni volta di capire i meccanismi che regolano il mondo e soprattutto l'uomo legato anche a tutto ciò che può imparare.
In questo brano, ad esempio, c'è la presenza di un filosofo che vorrebbe imparare l'arte dello zen, un metodo secondo il quale: "Più si pratica zazen (o zen), più si comprende in ogni fibra del corpo che questi pensieri sono solo dei contenuti vuoti, privi di ogni sostanza reale, che vanno e vengono. Ci si rende conto finalmente che esiste una coscienza intuitiva, originaria ed universale, radicalmente diversa dalla coscienza abituale del me. Se mantenete la giusta postura e praticate una respirazione sempre più profonda e tranquilla, sentirete la realtà della vita che impregna tutto l'universo. Possiamo dire che questo è il campo integrale della coscienza."
Infatti è necessario liberare la mente, come nel caso del brano, il filosofo deve in ogni caso liberarsi da opinioni o troppe congetture, altrimenti non riuscirà mai a capire una pratica come quella dello zen, basata sulla respirazione e liberazione mentale.